mercoledì, gennaio 30, 2008

Sul Corriere della Sera del 30 gennaio 2008 è stato pubblicato un mio articolo sul problema dei rifiuti, considerati, nel nostro paese, un problema e non una opportunità

Dai rifiuti un tesoro per il Lazio
di GIANNI ORLANDI
Corriere della Sera del 30 gennaio 2008

domenica, gennaio 20, 2008

Il Papa alla Sapienza. Sul Corriere della Sera del 20 gennaio 2008 è stato pubblicato un mio intervento sulla vicenda della visita del Papa alla Sapienza. Vi invito a leggerlo tutto in quanto il titolo scelto dalla redazione del giornale "Orlandi: col forfait del Papa in ateneo persa un'occasione di confronto" non interpreta lo spirito del contenuto.


Ancora una volta la Sapienza è stata tristemente all'attenzione dei media con la vicenda della visita del Papa. La prima riflessione non è giudizio, ma emozione: la sofferenza di un accademico per come hanno finito per configurarsi gli eventi. Avrei voluto continuare a sognare l'inaugurazione dell'anno accademico come rito che celebra il sapere, la libera ricerca della conoscenza, il confronto critico delle idee, per una volta completamente franchi dalle inevitabili schiavitù della politica, del mercato, o, peggio, della dipendenza mediatica. In tal senso, il tema stabilito per la manifestazione, l'abolizione nel mondo della pena della morte, delitto contro l'umanità, era pertinente e nobile. Niente va tolto al valore di tale scelta che dichiara l’impegno della comunità accademica a fianco di una iniziativa internazionale nella quale tanta parte ha avuto l’Italia, nonostante sia risultata oscurata dalle colpevoli leggerezze, incurie o incapacità del governo di una realtà complessa come quella della Sapienza. Ma veniamo ai principi che mi appassionano. L'università deve essere - o tornare ad essere - istituzione che pratica e difende sempre il dibattito, la discussione, la critica, fino alle polemica delle idee e delle posizioni, esercitate come diritto di tutti di esprimersi, nel rispetto del pari diritto altrui. Il tema, allora, non è, e non deve in ogni caso diventare, dove risieda il torto o la ragione, ma la vera essenza dell’accademia, come palestra di confronto improntato ad uno spirito comune di ricerca di gradi sempre più avanzati di conoscenza. L'università è comunità di condivisione e partecipazione permanente, non ad intermittenza in scadenze convenienti a chi si trova a governarla pro-tempore, ove il consenso è il risultato di un percorso che produce non già necessariamente condivisione di opinioni, ma del diritto ad esprimerle e di impegno a costruire le forme migliori e più avanzate per garantirlo. L'università è sede di scienza e di trasmissione di conoscenza. Rispettarla come tale significa restituirla alla sua funzione etica, culturale e sociale. Tutto ciò avrei desiderato - e ho auspicato invano nei giorni passati - dal governo della Sapienza. Con l'umiltà del sincero accademico mi sento ora di chiedere scusa al paese, ma anche a tutti coloro che sono entrati - in alcuni casi involontariamente, in altri, forse, consapevolmente o persino strumentalmente - in aspre polemiche e a chi ha dovuto subirle. Al Papa che aveva dato la sua disponibilità ad intervenire di persona sul tema della lotta alla pena di morte. Ai colleghi e agli studenti che si sono espressi in merito all'organizzazione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, anche con posizioni opposte. Alle istituzioni e alle forze politiche che sono state di fatto obbligate a scendere nel campo del confronto a proposito dell'università, ma non già per trarre da essa e dal suo sapere indicazioni e prospettive. La speranza, ultima dea, mi fa auspicare che il futuro della Sapienza sia altro, finalmente di slancio e di impulso di progresso con l’apporto prezioso di tutti i suoi saperi, del patrimonio inestimabile delle idee e delle convinzioni diverse e persino confliggenti che la animano.


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L'articolo "Atei devoti nel giardino del Papa" di Eugenio Scalfari su La Repubblica del 20 gennaio 2008 riporta nella corretta dimensione le polemiche sulla mancata presenza del Papa alla Sapienza.

Atei devoti nel giardino del Papa
di Eugenio Scalfari
La Repubblica del 20 gennaio 2008


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Molto interessante è anche l'articolo "Il senso laico" di Claudio Magris sul Corriere della Sera del 20 gennaio 2008


Il senso laico
di Claudio Magris
Corriere della Sera del 20 gennaio 2008

domenica, gennaio 13, 2008

E' utile riflettere su questi temi posti nell'articolo di Scalfari in questi tempi in cui si confonde spesso il bisogno di fede del singolo con il principio di laicità dello Stato

Una chiesa che scambia il sacro con il profano 
di Eugenio Scalfari
La Repubblica del 13 gennaio 2008