sabato, luglio 21, 2007

"La corsa dei talenti"
Sul Corriere della Sera del 19 luglio 2007 è stato pubblicato un mio articolo "La corsa dei talenti" sulla necessità che l'università, e, in particolare l'Università La Sapienza di Roma punti, nella società della conoscenza alla qualità e all'eccellenza nell'offerta formativa, nel sostegno alla ricerca, nei servizi agli studenti

venerdì, luglio 06, 2007

Riporto di seguito un mio articolo sui problemi della scuola italiana pubblicato sul Corriere della Sera del 5 luglio 2007
Strategia in cattedra

di Gianni Orlandi

La scuola è terminata ed è tempo di riflessioni. A Roma, al liceo Visconti, è tornato il sette in condotta; nelle scuole superiori aumentano, se pur lievemente, le bocciature rispetto agli ultimi anni, in cui la promozione sfiorava il cento per cento. In molte realtà del paese si verificano con sempre maggior frequenza fenomeni di bullismo. Una studentessa si è rifiutata di essere interrogata senza preavviso e ha chiamato in aiuto il padre con il cellulare; il genitore accorso, invece di rimproverare la figlia, ha preso le sue parti, nella totale assenza di reazione da parte della scuola. Episodi contraddittori, che evidenziano, però, in modo inequivocabile l’esigenza di ridefinire il ruolo della scuola e come esso viene percepito nella nostra società. Occorre ripartire dal principio fondante, la funzione formativa della scuola. Nei suoi aspetti più strettamente didattici, insegnare a leggere, scrivere e far di conto, insomma insegnare ad imparare, con i necessari aggiornamenti di metodi e contenuti in sintonia con i cambiamenti tecnologici e con la globalizzazione della conoscenza. Nei suoi aspetti di educazione sociale, la preparazione all’esercizio dei diritti e dei doveri di cittadinanza in una comunità civile, democratica e solidale.
Quest’ultimo compito, forse il più delicato, significa addestrare i giovani all’impegno, alla responsabilità, al rispetto di sé e degli altri, alla pratica rigorosa delle regole. Le parole d’ordine principali sono due: qualità, e quindi valutazione del merito; valorizzazione della personalità individuale, da accompagnare indissolubilmente al senso di appartenenza ad una collettività di tanti altri individui ai quali va garantito il medesimo diritto di espressione. Per conseguire ciò siamo tutti chiamati a fare la nostra parte. Come genitori dobbiamo proteggere i nostri figli, incoraggiarli a perseguire le proprie aspirazioni, trasmettendo contestualmente il valore del rispetto verso gli altri, verso le istituzioni, a partire dalla scuola e dagli insegnanti, come unica condizione di libertà democratica. Gli insegnanti devono ritrovare slancio e passione professionale, ma devono essere messi in condizione di farlo, recuperando l’autorevolezza nei confronti dei giovani e la dignità del proprio lavoro di fronte alla società, anche attraverso la valorizzazione economica della loro funzione. La politica, le istituzioni nazionali e locali devono costruire il contesto normativo, organizzativo e sociale necessario. A Roma, le istituzioni locali mostrano attenzione a questi problemi, a partire dagli interventi programmati per il decoro dei vecchi edifici scolastici e per la progettazione di qualità dei nuovi, utili segni del valore dell’istituzione scuola. Puntiamo a trasformarla in una consapevolezza diffusa tra i cittadini che la scuola è il servizio pubblico strategico per il futuro. Forse può partire dalla Capitale una mobilitazione generale che punti a ricostruire la scuola come attrice principale nel rilancio del Paese.

Corriere della Sera del 5 luglio 2007

Di seguito riporto il testo della lettera che, a nome del Comitato Promotore “I Saperi per il Partito Democratico”, costituito da numerosi esponenti del mondo dell’università, della ricerca, dell’innovazione, abbiamo inviato il 19 giugno 2007 a Walter Veltroni, chiedendogli di candidarsi immediatamente alla guida del partito Democratico, in modo da evitare le possibili degenerazione del dibattito e dei conflitti trai partiti e nei partiti costituenti.
Lettera a Walter Veltroni

Caro Walter,
ti esprimo la preoccupazione per la situazione politica e del governo e per le prospettive del partito democratico, a nome del Comitato Promotore “I Saperi per il Partito Democratico”, costituito da numerosi esponenti del mondo dell’università, della ricerca, dell’innovazione (in allegato la bozza del nostro manifesto).
Si sta manifestando sempre più uno stato di confusione politica, accompagnato da un disagio crescente dei cittadini nei confronti del governo e del sistema politico in generale. D’altro canto, per quanto attiene al costituendo Partito Democratico, si conferma una resistenza crescente dei vecchi gruppi dirigenti dei partiti ad aprirsi concretamente all’esterno, ad una rinnovata, diretta partecipazione dei cittadini.
A fronte di tutto ciò, crescono la delusione e lo sconforto in tutti quelli che avevano aderito con entusiasmo al progetto di costruire una nuova forza politica, veramente democratica, in grado di offrire una prospettiva stabile di rilancio del paese e del suo futuro di sviluppo e di progresso. Da ultimo, ma certo non per importanza, ci ha allarmato la decisione assunta ieri dal Comitato dei 45 di collegare le liste per l’assemblea costituente al candidato segretario del futuro partito, prefigurando una competizione ricondotta interamente all’interno dei due partiti costituenti, dolorosa per i militanti e inconprensibile per i cittadini, che svuoterebbe e indebolirebbe l’intera prospettiva strategica del Partito Democratico.
Sentiamo che è nostro dovere come cittadini, e lo è ancor di più come popolo dei saperi, fare di tutto per scongiurare questi rischi e ricostruire per il paese le prospettive che merita. C’è una sola possibilità per rimettere in moto il processo sul binario giusto: devi decidere, come auspicano in tanti nel paese, anche oltre le nostre fila, di metterti in gioco personalmente, candidandoti subito alla guida del Partito Democratico. E’ l’unica strada per rompere i giochi e realizzare le condizioni per risollevare il livello del dibattito come dibattito di idee e di strategie e per rilanciare il processo di costruzione del Partito Democratico come processo aperto al nuovo, ai giovani, alle donne, agli anziani, a tutti coloro che vogliono portare il loro contributo e offrire il proprio impegno.
Per queste ragioni e, soprattutto, per restituire speranza a tutti quelli che credono nel cambiamento, ti chiediamo di candidarti subito.
Noi tutti del mondo dei saperi, insieme – siamo certi - a moltissimi altri e alla tua città, ti saremo vicini e ti sosterremo in questa scelta e nell’azione successiva.
Ti invio un caro saluto e un abbraccio a nome di tutte le colleghe e i colleghi.
19 giugno 2007

Gianni Orlandi
Comitato Promotore “I Saperi per il Partito Democratico”