domenica, febbraio 10, 2008

Sul Corriere della Sera del 10 febbraio 2008 è stato pubblicato un mio editoriale "Se lo smog bussa alla porta" sul problema dell'inquinamento a Roma

di GIANNI ORLANDI
Corriere della Sera del 10 febbraio 2008

L'aria a Roma è inquinata. Il traffico contribuisce per il 70% alle emissioni delle polveri sottili che minacciano i nostri polmoni. Il Comune ha rilanciato i giovedì a targhe alterne e le domeniche ecologiche, provvedimenti che determinano sollievo momentaneo, ma nessun risultato duraturo. Forse servono a rendere i cittadini più sensibili al problema. Il risultato rischia però di essere compromesso da misure eccessive come quella di vietare la circolazione anche alle auto diesel euro 4 senza filtro antiparticolato, acquistate da cittadini inconsapevoli proprio per disporre di veicoli meno inquinanti. Né si può pensare di aumentare le giornate a targhe alterne, che già così creano disagi in una città con trasporti pubblici insufficienti.

E’ arrivato il momento di compiere scelte strategiche.

Adottare misure come la congestion charge, in funzione con successo a Londra, che Milano sta sperimentando con l’ecopass. E’ una strada sicura per scoraggiare l’uso dell’auto privata. Per circolare nel centro storico occorre pagare in rapporto ai costi sociali dell’inquinamento prodotto. Il ricavato deve essere rigorosamente utilizzato per migliorare la mobilità pubblica. Così la spesa del cittadino va a vantaggio della collettività e non dei costruttori di automobili. In attesa delle nuove linee metropolitane, aumentare drasticamente le corsie preferenziali per i mezzi pubblici e rafforzare i controlli sulle soste selvagge che rallentano le corse. Sviluppare con decisione l'uso della bicicletta realizzando piste ciclabili che offrano percorsi continui e sicuri. Più della metà degli spostamenti a Roma è inferiore a cinque chilometri, distanza facilmente percorribile con la bicicletta. Non si hanno più notizie del progetto delle 20.000 bici, disponibili in diversi punti della città sull'esempio di Parigi, annunciato alcuni mesi fa dall’amministrazione comunale. E perché non incentivare l'acquisto delle biciclette elettriche, a pedalata assistita, utili per chi non vuole o non può permettersi eccessivi sforzi fisici, invece di quello di nuove vetture e scooter? Agire con decisione sul trasporto delle merci, effettuato per lo più con vecchi veicoli inquinanti, attraverso una concezione moderna della logistica che preveda più sedi di stoccaggio riducendo drasticamente la distanza dal produttore o dal fornitore al rivenditore.

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