lunedì, dicembre 24, 2007

E' interessante l'articolo su La Repubblica del 23 dicembre 2007

L'Italia non è triste ma è solo schifata

di Eugenio Scalfari

Non è vero che gli italiani siano improvvisamente diventati pigri e tristi. Non è vero che solo piccole minoranze siano ancora animate dalla voglia di intraprendere e di farsi largo nel mondo. Questa è una rappresentazione distorta della realtà, affidata alle rozze domande di rozzi sondaggi.
Gli italiani di provincia e di città hanno voglia di fare e anche di ridere e divertirsi. Di pensare con la propria testa e di non farsi imbonire.
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No, colleghi del "New York Times" il nostro non è un Paese né triste né inerte. Semmai è un Paese indignato che non si sente rappresentato oggi come ieri come l'altro ieri e più indietro ancora, fino ai Viceré di triste memoria. L'hanno fatto diventare un Paese anarcoide e allo stesso tempo pronto a farsi cavalcare dai potenti di turno. Ma ci sono ancora - e sono tanti - che rifiutano questi attributi e si aspettano un cambio di marcia e nuove speranze.



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