mercoledì, giugno 25, 2008

Elezioni del Rettore della Sapienza

Lettera di Gianni Orlandi alle Colleghe e ai Colleghi


Care Colleghe e cari Colleghi,

le elezioni del nuovo Rettore sono ormai imminenti. Storia personale e amore per la nostra università mi spingono a proporre alcune riflessioni ispirate dalla ricerca del meglio per la nostra comunità in questa fase difficilissima che ha di fronte un futuro ancora più difficile.

Per definirla in una parola, parlerei di una vera e propria emergenza Sapienza, in un contesto di sofferenza dell’intero sistema universitario e di ricerca del paese. Lavorare e studiare nell’università diventa sempre più arduo,  con scarse soddisfazioni, con poche prospettive.

Serve uno scatto collettivo di ingegno e di volontà per cambiare questo andamento. Possiamo farlo. Ne abbiamo le capacità e le disponibilità all’impegno. Ne è prova il fiorire generoso di candidature alla carica di Rettore, ruolo tutt’altro che comodo in vista dei problemi da risolvere.

La situazione, però, ci spinge a trovare il percorso giusto per realizzare un’elezione del Rettore diversa dal passato, risultato ampiamente condiviso della comunità accademica che gli conferisca autorevolezza nel confronto con il mondo esterno e che l’accompagni nella complessa funzione di governo.

L’emergenza chiede chiarezza strategica, capacità di scelta, efficacia operativa. E’ necessario concentrarsi sulle questioni prioritarie:

-       puntare sulla qualità della Sapienza, costruendo le condizioni per valorizzare le competenze ed eccellenze dei docenti e del personale tecnico amministrativo in modo da  assicurare alti livelli nella formazione, competitività nazionale e internazionale della ricerca, efficienza della gestione e funzionalità delle strutture;

-       realizzare la Sapienza come sistema federato compiuto, basato su una piena autonomia economica e gestionale degli Atenei, che ridisegni l’assetto della nostra università, ormai non più governabile in forma accentrata, fino alla ridefinizione dei poteri del Rettore nella   logica di una nuova governance di unitarietà e decentramento;

-       assicurare il risanamento finanziario attraverso meccanismi virtuosi di gestione della spesa a partire dalla valorizzazione degli investimenti nella ricerca e attraverso la determinazione di meccanismi nazionali di finanziamento basati sulla qualità e il merito, per i quali la Sapienza può essere riferimento.

Gli obiettivi sono ambiziosi e non semplici, ma segnano la svolta che possiamo imprimere al futuro della Sapienza e all’intero sistema universitario e di ricerca. Per essi sento ancora una volta, per primo, la spinta e la volontà di impegnarmi insieme alle Colleghe e ai Colleghi, che spero partecipino sempre più numerosi e sempre più attivamente al governo della Sapienza.

Un caro saluto.

24 giugno 2008

Gianni Orlandi

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