martedì, settembre 16, 2008

Riporto di seguito la lettera inviata ai Ricercatori sul ruolo dei Ricercatori per la qualità della Sapienza
A tutte le Colleghe e i Colleghi ricercatori

Oggetto: il ruolo dei Ricercatori per la qualità della Sapienza

Care Colleghe e cari Colleghi.
nei giorni scorsi ho esposto le mie idee programmatiche sul come essere oggi Rettore della Sapienza. Un approccio diverso e più incisivo di governo scegliendo poche, chiare questioni prioritarie per imprimere una svolta alla Sapienza, metterla in grado di affrontare al meglio la complessa fase aperta per l’università e la ricerca italiane, realizzare rapidamente, entro i primi tre mesi di governo, i primi risultati.
Ho posto come prima tra le questioni prioritarie la necessità di puntare sulla qualità della Sapienza, costruendo strumenti e metodi per valorizzare competenze ed eccellenze dei docenti e del personale tecnico amministrativo in modo da assicurare alti livelli nella formazione, competitività nazionale e internazionale della ricerca, efficienza della gestione e funzionalità delle strutture e dei servizi agli studenti.
Sono convinto – e lo sono da tempi lontani, in tutti i ruoli di governo accademico che ho ricoperto, da ultimo nella scorsa tornata elettorale per il Rettore – che per fare qualità, il ruolo dei ricercatori e la sua valorizzazione sia cruciale. I ricercatori sono una componente essenziale della docenza universitaria. Sono stati indispensabili per l’attuazione della riforma degli ordinamenti didattici, sono indispensabili, oggi più che mai, per garantire la qualità dell’offerta formativa. Sono preziosi per realizzare qualità nella ricerca e per affermarne livelli di eccellenza di prestigio internazionale.
Per queste ragioni apprezzo e condivido gli obiettivi indicati dal Coordinamento dei Ricercatori della nostra università. Sono i miei obiettivi per il futuro della Sapienza.
Su questi obiettivi, da Rettore, intendo operare, da subito, costruendo nel contempo attorno ad essi la condivisione e l’impegno di tutta la comunità accademica. Intendo farlo da subito per recuperare ritardi, inadempienze, disattenzioni che hanno contraddistinto questi ultimi anni, nei quali, al di là di quanto era stato preannunciato, sono state del tutto ignorate le esigenze e le problematiche dei ricercatori. Voglio già delineare i passaggi da compiere per definire concretamente il percorso di azione.
1. Garantire nella Sapienza, fin dalle prime settimane di governo, la parità dei diritti e dei doveri di tutta la docenza, in modo omogeneo in tutte le facoltà, determinando in tal senso una sensibilizzazione anche culturale di tutta la comunità accademica; consolidare tale esito in una modifica di Statuto che sancisca piena dignità nella vita dell’università e nei suoi momenti decisionali a tutte le componenti della comunità accademica, garantendo la sua integrale applicazione attraverso l’implementazione di idonei strumenti di governance, quale una commissione permanente per la vigilanza sull’applicazione dello Statuto; coinvolgimento diretto dei ricercatori nel governo della Sapienza che deve trarre impulso innovativo dall’apporto di tutte le componenti della comunità accademica.
2. Affermare il ruolo della Sapienza come protagonista del rilancio del sistema universitario e di ricerca del paese e della sua competitività internazionale, della valorizzazione dell’università pubblica, dell’inscindibile legame tra didattica e ricerca e del ruolo insostituibile dei ricercatori, a partire dall’istituzione della terza fascia della docenza.
3. Concretizzare la valorizzazione della ricerca e dei suoi risultati e la valorizzazione dei ricercatori realizzando strumenti e servizi adeguati, operando scelte mirate di finanziamento, destinando risorse ai percorsi di carriera dei ricercatori e al reclutamento di giovani.
Tutto ciò può essere avviato a realizzazione nei primi tre mesi di governo e a partire dal bilancio per il 2009, in modo da aprire il nuovo anno con un passo diverso, adeguato alla sfida che attende la Sapienza e l’intero sistema universitario e di ricerca del paese.
Occorre però l’impegno in prima persona di tutti i ricercatori. Occorre il vostro impegno che mi accompagni con convinzione e in modo massiccio per vincere le elezioni, con l’espressione di un voto di sostegno chiaro e netto fin dalla prima votazione.
Dal vostro impegno può dipendere l’elezione del Rettore, dal nostro impegno insieme dipenderà il futuro della Sapienza.
Un caro saluto.
12 settembre 2008

Gianni Orlandi

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